- martedì, Sansepolcro, PdP ore 21:00, 5Km di passeggiata in 55'
- mercoledì, San Giustino, ore 18:45: 60' di corsa a velocità costante e a bassa intensità
- venerdì, ore 18:45: 40' di corsa lenta lungo il lago di Garda con Alessandro Bellon da Pianiga (VE)
- domenica, ore 8:30: 206' per chiudere il Trail del Baldo, a Garda. Partenza dallo Chalet Novezza a mt.1390, con arrivo alla stazione della funivia Malcesine-Monte Baldo (25km e un D+ di 1250mt)
Minuti
totali di corsa: 306' (+55' di passeggiata)
Minuti
totali di bici: 0'
Sansepolcro,
li 22 luglio 2014
Andrea
Guerra
20.7.2014,
Garda: 10 righe da … Trail del Monte Baldo.
Lo
scorso venerdì pomeriggio, con la panda bianca a metano di mio
padre, ho percorso da solo c.a. 400 Km per raggiungere a Garda altri
cari amici e per poi correre con loro la domenica mattina i 25Km del
Trail del Monte Baldo.
Atleticamente
non ero preparato a correre per oltre 120' e ho quindi sofferto
l'ultima ora di gara, chiusa in 206'.
Mi
sono alimentato e ho bevuto ad ognuno dei 4 ristori dislocati sul
percorso a distanza di c.a. 5Km l'uno dall'altro in questa maniera:
-Al
primo ristoro: un modesto pugno di uvetta secca e un altro di
mandorle, thè zuccherato (c.a. 200ml).
Frequenza
cardiaca media al 60': 155battiti.
-Al
secondo ristoro: un prepotente pugno di uvetta secca e altro di
mandorle, 1/2 banana e aranciata (tre bicchierini di carta, credo
c.a. 300ml).
Frequenza
cardiaca media al 120': 156battiti.
-Al
terzo ristoro: 115mg/dl, due pugni di uvetta secca e altri due di
mandorle, pompelmo (tre bicchierini di carta, credo c.a. 300ml).
Frequenza
cardiaca media al 180': 150battiti.
-Al
quarto ristoro: due pugni di uvetta secca e altri due di mandorle,
thè zuccherato (c.a. 200ml).
Al
traguardo, con 118mg/dl, mi sono lasciato andare con pasta, polenta,
ecc., confidando un po' troppo nel beneficio glicemico dell'attività
fisica.
Ho
raccolto comunque i dati glicemici e altro di questo fine settimana
nel book allegato.
Perchè
fare un lungo viaggio in solitudine per poi faticare tanto?
Per
diversi motivi; per difendere i colori della mia squadra, per
incontrarmi con amici che sento vicini e coltivare con loro
l'esercizio del dubbio sulla mia (nostra) autogestione atletica,
alimentare e metabolica ma, soprattutto, per non smarrire il gusto
dell'altezza che provo ogni volta che corro insieme ad un altro vero athletamellitus.
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