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gen.-5feb.2017: report
N.ro
sedute: 3,5
Minuti
totali di corsa: 260'
Minuti
totali di bici: 0'
- martedì, ore 14:40, San Giustino, 65' di corsa (FC avg 137)
NOTE:
corsa
lenta su percorso collinare misto asfalto-terra per c.a. 12Km
Intensità
percepita dello sforzo da 1 a 5 (leggero, abbastanza duro, duro,
molto duro, sforzo massimale): 2-3
traccia
su strava: https://www.strava.com/activities/850483153
- venerdì, ore 9:00, Verona, test VO2max per individuazione zone
zona
1: aerobico; zona 2: lento variato: zona 3: medio; zona 4: soglia;
zona 5: VO2max
NOTE:
zona 1 (Z1), 131-147
bpm;
zona 2 (Z2), 147-166
bpm; zona 3 (Z3), 163-173
bpm (?);
zona 4 (Z4), 173-177 bpm; zona 5 (Z5), 178-182 bpm
- sabato, ore 11:00, Pastrengo, c.a. 180' di corsa
NOTE:
Pastrengo Trail, 4 giri in Z2 / Z3
- domenica, ore 8:30, Garda, 50' di corsa
NOTE:
50' di corsa tenendo la Z1 - FC
media complessiva: 137 avg. Ho anche effettuato degli intertempo
(c.d. lap) per raccogliere più dati su cui riflettere. Questo il
risultato: c.a.
6' a FC avg 119, back 135;
c.a.
25' a FC avg 138, back 141;
c.a.
15' a FC avg 142, back 143
Sansepolcro,
li
6 febbraio 2017
Andrea
Guerra
10
righe da … CAMP DNL 2017 (PastrengoTrail): A
Pastrengo, il giorno 4 del mese di febbraio dell'anno 2017 a.C.,
sotto la guida del feldmaresciallo Cristian
Radetzky, la prima coalizione composta da 8 (+1) athletimelliti
sperimentatori ha portato a termine una incursione in un territorio
vergine, fino ad ora inesplorato: l'integrazione aggressiva con CHO
(fino
anche ad un gr.di cho per kg per ora)
secondo un protocollo prestabilito per massimizzare la resa in atleti
con DM1 durante una prova di endurance.
Da un
prima sommaria impressione, credo sia stato rispettato il protocollo
dalla squadra speciale scelta, della quale io ne ero orgogliosamente
membro.
Riguardando
la mia personale condotta, senza considerare le integrazioni pre
(gr.10CHO) e post gara (gr.35CHO), solo
durante le c.a. tre ore (dove
ho cercato di tenere una FC prestabilita tra 154 e 166bpm)
ho assunto 180 grammi di carboidrati mantenendo glicemie in range
accettabili senza tuttavia avere più insulina in azione.
Questo,
secondo me, grazie anche ad un buon compenso metabolico nel pre gara
(dal
risveglio, ore 7:00, fino alla partenza, ore 11:00)
e durante i primi fondamentali 30 minuti di gara. Se questa
circostanza (unita ad altre, ovviamente) fosse mancata, sarebbe stato
più difficile accedere a quella condizione, quello status, che da
athletamellitus ho più volte raggiunto durante sforzi ad intensità
simile a quella tenuta durante la PastrengoTrail e che -appunto- mi
permette o, più correttamente, mi richiede di assumere CHO
abbondantemente (credo) per esigenze fisiologiche e non patologiche.
Da
allenato come ero (≥
a 300' di corsa settimanale distribuita in non meno di 4 sedute, da
oltre 3 mesi),
una volta entrato infatti in questa condizione, o status, assumo
carboidrati necessari all'attività atletica in corso e li utilizzo
senza necessità di insulina.
Per
questo motivo mi sono spesso chiesto se, a certe “particolari”
condizioni (ne ho individuate 2 o 3), ci siano anche … altre
“chiavi” oltre l'insulina.
Sospetti
e interrogativi personali a parte, ritornando sull'integrazione,
oltre a modalità e momenti appropriati, resta comunque un'altra voce
altrettanto importante: la quantità massima di cho assumibile, da
individuare e non superare, altrimenti il sistema collassa.
Individuare
questo limite è difficile, accorgendosene -purtroppo- solo quando lo
si è superato. Come credo sia successo a me (e ad altri colleghi) a
fine gara, verso le 14:00 (a
parte l'opportunità degli aminoacidi a fine gara, se avessi preso in
gara 10+160gr.CHO e avessi poi assunto altri soli 20-25cho, credo che
… il sistema non sarebbe collassato).
Alla
partenza (ore 11:00) non ero già più insulinizzato (o,
perlomeno, non adeguatamente insulinizzato. L'ultima dose di Levemir
somministrata era alle 23:00 della sera precedente, mentre l'ultimo
analogo, alle 7:00 della mattina),
ho potuto assumere 10+180 grammi di CHO nell'arco delle successive
tre ore solo per i motivi (esigenze fisiologiche) sopra premessi,
anche se troppi. Probabilmente era di troppo l'ultima barretta da 32
gr.CHO o quantomeno bastava prenderne la metà. Invece oltre a
quella, anche altri 35gr.
Condivido
un'ultimissima considerazione (tra
le altre considerazioni che ho fatto riguardando i dati. Che senso ha
raccogliere dati, senza poi riguardarli? Che grande opportunità
guardare anche quelli di chi può essere in un livello, fase,
condizione o status, vicino al tuo!).
Nella
battaglia di Pastrengo ho consolidato una generica consapevolezza sul
post gara potendola meglio circoscrivere; dopo un'attività di
endurance durante la quale ho ben integrato e sono stato ben
compensato, appena arrivato, non devo subito ridurre l'insulina nelle
primissime ore, ma la devo ridurre a partire dalla 3°, 4° ora e
successive (da
questo momento iniziano le ipo).
Il
successo dell'attacco frontale guidato dal feldmaresciallo è stato
possibile grazie anche all'ingente supporto logistico apprestato; il
castrum
bianco, a pianta quadrata e con dentro il “fondamentale” fungo,
era infatti ben difeso dai due eroiken
sergenten Alex e Albert
e da tutto uno staff medico molto qualificato, forse proprio per
questo capace di sedersi in una tavola rotonda, sullo stesso piano
dei soldati in campo per spendersi ciascuno fino in fondo.
Nonostante
i crescenti segni di insofferenza dal Regno di Napoli difronte a
questi continui attacchi alle “linee guida” (sulle
quali si sono appunto sempre retti ordine precostituito e verità
dogmatiche),
nonostante questo manipolo di sovversivi sia oggi stanco e provato,
ho il forte sospetto che in un prossimo futuro il loro
feldmaresciallo intenda raccogliere ancora le sue forze per scagliare
altri incisivi attacchi.
Per
questo, qui in Alta Valle del Tevere dove sono rientrato, continuo ad
esercitarmi tenendomi pronto ad una nuova chiamata alle armi.
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