sabato 23 giugno 2012

16 e 17 giugno 2012, Ediz. VII Campionato C&D

In questa Ediz. VII del Campionato Nazionale Ciclisti con diabete che si sta ormai chiudendo con la fase conclusiva del confronto on line post gara ho visto nei presenti una maturata consapevolezza atletica, equilibrio e insieme una autenticità di relazione.
Volente o nolente in contatto con alcune associazioni diabetiche, mi sono reso conto che -per fortuna- C&D non ha niente in comune con queste, come pure i ciclomelliti niente hanno in comune con diversi membri di queste associazioni.
Previo consulto davanti al mio specchio, ho tuttavia rinunciato a trasformarmi in un vecchio, brutto ciclista per avvelenare con una bella mela rossa tutti gli altri, decidendo invece di coltivare quanto di buono si è raccolto sabato scorso, 16 giugno, nella sala riunioni dell'Hotel Minerva ad Arezzo.
Solo oggi scopro inappropriato il titolo del confronto avvenuto in quella sala tra i ciclomelliti: <<Terapia insulinica e alimentazione prima, durante e dopo una GF ciclistica; esperienze a confronto>>
Sarebbe stato più preciso ed appropriato: <<Strategie atletiche, insuliniche e alimentari a confronto prima, durante e dopo una corsa di oltre 100Km in bicicletta>>
Alto, levissimo e purissimo incontro di guerrieri-atleti in quella sala di Hotel!
Dopo una breve premessa teorica della Dr.ssa Anna Ranchelli, tre casi esaminati; un ciclista in multiiniettiva con detemir e analogo rapido, un secondo ciclista microinfuso con analogo rapido e un terzo ciclista in multiiniettiva con Glargine e analogo rapido hanno rivelato le loro strategie.
Il successo di queste e delle relative tattiche utilizzate da ciascuno di loro sarà verificabile dal confronto delle schede (mellitobook) via via pubblicate su www.ciclismoediabete.it e su www.diabetenolimits.org.
In ogni caso il discrimine vero, la vera differenza, la fa la serena consapevolezza e la conoscenza. La prima è presupposto della seconda. Pur condividendo una stessa condizione di cronicità, credo ormai che esitano diversi gradi di serena consapevolezza e quindi di possibile conoscenza. Nonostante informazioni quantitativamente e qualitativamente esaustive che di fatto abbiamo tutti ricevuto, si verificano difficoltà di comprensione di queste che -sono certo- non dipendono solo o tanto dalle nostre capacità intellettive.
Sono altrettanto certo però che questi incontri per atleti -inaccessibili a chi si sente malato di diabete- favoriscano il passaggio ad un grado superiore di serena consapevolezza e quindi di possibile conoscenza, che è porta della libertà.
Senza rinnegare il filmato condiviso a fine riunione (http://youtu.be/DwxDh-dHVH4) e pur continuando quindi ogni mattina a guardarmi nello specchio, ho preso coscienza che il vero specchio in cui percepisco me stesso resta la squadra di ciclismo e diabete (e di DNL), capace di restituire a ciascuno di noi un visibile altrimenti invisibile.
Per questo motivo ci soffio delicatamente sopra e lo pulisco quotidianamente, perchè difronte a Cristian, Marco, Emanuele, Alessandro, gli “SHREK”, Attilio, Maurizio e ad ogni altro ciclomellito che dà un colpo di pedale in questa direzione, provo piacere. Perchè -dopo questi incontri- scriversi e toccarci ad abili colpi di penna, mi provoca piacere. Piacere!
Non so ora se anche il piacere di questo toccarsi con la penna sia peccato e se ciò mi condurrà alla cecità, come a me e ai miei genitori è stato prospettato fin da piccolo. Resta il fatto che mi fa star bene e che pertanto, senza eccedere o cedere all'autocontemplazione, continuerò ogni giorno a guardarmi in questo magico specchio.
Sansepolcro, li 21 giugno 2012.
Andrea Guerra

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